QUESTA NON E’ UNA STORIA

C’erano numeri e pipistrelli vivi. Penne, matite, coltelli e e fantasmi di carta. Scarpe e e e matite. Io, però, non c’ero. Guardavo lo specchietto retrovisore, sapevo di essere inseguito e correvo. Non correvo per scappare, acceleravo in folle. La testa piena di numeri, pipistrelli vivi, una matita, un coltello, uno specchietto retrovisore. Inseguito inseguivo voi terracquei. Davanti ci stava il porticciolo, sapete com’è quando c’è l’alta marea, la strada si confonde con l’acqua.

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