Onorevoletta

Non è facile imboccare il cuneo fiscale se non si ha giusta cognizione dello spazio d’ingombro, onorevoletta.

Computers

Può succedere talvolta che il computer si impenni, allora è buona diligenza averne due di riserva, tuttavia può succedere che anche il computer numero due s’impenni, e, simultaneamente, quasi per contagio, il computer numero tre faccia lo stesso sgarbo al suo, forse troppo diligente padrone, il quale, a questo punto e senza esitazione, bussi alla porta della sua vicina, meno diligente se non negligente posseditrice di un solo computer, per altro impennato da immemori giorni, chiedendo vanamente il permesso di poterlo usare e costringendolo a saltare giù per le scale sino al bugigattolo della portiera, la quale, pur solo indirettamente proprietaria di un computer, in quanto acquistatolo per la figlia, unica in quel bugigattolo a saperlo maneggiare, momentaneamente assente, ceda lo stesso e di buon grado alla richiesta dell’importante condomino, acconsentendo all’accesso, accesso negato in quanto la diligente figlia della portiera, per abitudine incatenaccia con doppia password il prezioso regalo della signora portiera, forse chissà per scongiurare, consapevole della eccessiva predisposizione della madre alla gentilezza, spiacevoli intrusioni, come in effetti tentato in questo momento di sua assenza dall’illustre condomino dell’ultimo piano, il quale, può succedere che al centosettantasettesimo tentativo di sbloccare la doppia mandata, sotto gli occhi ormai sospettosi della buonadicuore, si precipiti come un dannato fuori dal mesto abitacolo, oltrepassi il portone e si ritrovi in mezzo a una folla di zombies ciechi e dannati condannati a cercare computers non impennati in eterno e dentro un vero e proprio caso di Daniil Charms.

Cadute

Lascia gli sportelli dei comodini aperti, lascia cadere a terra le mutandine, le pezze di spolvero, i giornali alla pagina che stava leggendo, una ciotta d’acqua mangiatorella si espande e si asciuga intorno alla bottiglia riversa, non si riavvia i capelli, non rifà il letto, non cerca nella solita borsa il portafogli, così non lo trova, non trova nemmeno le chiavi della automobile e si incammina, pensa a questo giorno che verrà come un bel giorno anche se non è giorno.

Sorbo o son desto

Non fosse stato per i fiori ermafroditi che mi decorano in corimbi ramosi e tormentosi e per la polpa molle dei frutti che matura dentro i miei bui recessi mi sarei reinalberato in uno dei miei ulivi settecenteschi e negato agli uccelli opponendo il petto al vento. Invece, per le note devianze sessuali (nella tarda età placentenaria drogata da gocce di meconio e di saliva) ho deciso essere sorbo e desto sino al resto dei miei giorni.

La testa a vapore

L’estate, qui a Palermo (32 gradi solatii) non finisce mai, imperversa, non è coda di niente. La gente va ancora a bagno. E’ sale e sudore Sperare che cambi il tempo è come sperare che cambi la storia. In questa estate ottobrina e protoattiva ci si affaccia alla finestra per pura inerzia. Il sole è pure di notte, si sente anche se non si vede, è blu anziché rosso. La luna invece è rossa. Non si può facilmente scappare. Se non scappi puoi facilmente lasciarti cadere sul materasso e fingere di addormentarti, sognando di scappare. Non so se sia giusto grattarsi furiosamente la testa e sporcare di sangue inforforato il cuscino. Certo non è saggio. Gli amori, i figli, il lavoro, tutto evaporato. La stessa testa, che ora si ritrova abbastanza dissanguata, si alza in volo insieme ai palloncini del Giardino Inglese. Resta forte il desiderio di una fuga interiore, di un mondo uguale alla malattia che ci prenderà da qui a poco, o tra molto, poco importa. Guardare il punto fisso del niente che solo da morituri si fissa bene e goderne.  

Belfagor

Una mattina, mi son svegliato, o belfagor belfagor belfagor, or or.

Segni particolari

Statura dei capelli zero, occhi nessuno, bocca a becco di cozza, unghie fittavole, naso incuneato nella vescica postdurale, petto senza pettorale, ombelico irrintracciabile, pene a tre ante, culo esente, ginocchi a forma di orecchi,  peli viscerali, nei sanguinolenti, piedi argentini numero sasantasei, classificazione: normal